Il dovere di sporcarsi le mani
Corrada Cardini - 20-10-2001
All'articolo della settimana scorsa, a firma di Giuseppe Aragno (Io non saro' sotto le loro bandiere) risponde in questo numero Corrada Cardini.


Ho manifestato contro il Vietnam, ho seguito scettica gli avvenimenti della guerra del Golfo, ho assistito perplessa ai fatti del Kossovo, ho ascoltato con orrore del ripetersi di tentativi di epurazione etnica e ancora, e ancora: questo è stato un secolo grandioso e terribile.

La certezza che il capitalismo era una soluzione forse efficiente, ma certo violenta, ingiusta e rapace di risolvere i problemi dell'occidente, e per garantire il benessere di una minoranza di popolazioni non mi ha mai abbandonato, ma, per favore, non dobbiamo trasformare i nostri sensi di colpa di beneficiari di un sistema dominante, nella rinuncia alla volontà di capire chi abbiamo davanti, chi è il nemico.

Il nemico c'è, ed è forte, potente, intelligente. Un nemico che si è alimentato di odio irrazionale, che ha scelto l'oscurantismo, che usa ideologie religiose per destabilizzare regioni intere ai propri scopi, fra i quali non c'è certo la diffusione della giustizia, o della tolleranza, o dei diritti umani, che diffonde il fanatismo fra intere generazioni e usa la violenza con assoluta e cinica disinvoltura contro chi gli si para davanti. Un nemico che si alimenta degli strumenti messi a disposizione dal pensiero e dalla prassi liberal- democratici e progressisti. Non è importante, ora, quello che è stato, non ci serve decidere se gli Usa sono stati buoni, o cattivi, già ora, credo, qualcuno si sta chiedendo perchè è successo tutto, e verrà il momento della riflessione, dopo, ora però bisogna trovare i mezzi, e sinceramente non mi importa come, purchè efficaci, purchè politicamente intelligenti, purchè strategicamente vincenti per sconfiggere questo nemico.

Quindi, niente appelli irrazionali, niente guerre ideologiche, niente provocazioni politiche ,niente violenzee gratuite, per favore, ma neppure pacifismi unilaterali, autofustigazioni suicide, tentazioni al martirio.

Io voglio fermare questo e ogni altro terrorismo e l'unica preoccupazione che ho è che le soluzioni militari non servano proprio, e che la situazione si deteriori sempre di più, alimentando odio e disperazione. Ma credo che, a volte, ci vuole qualcuno che si sporca le mani.

Detto questo mi dispiace che tutto ciò dia di fatto una mano a questo nostro governo, fornendo gli alibi necessari a predisporre e realizzare con più comodo,con il cinismo che gli è proprio, con il disprezzo della verità che è alla base del suo metodo politico propagantistico, il proprio modello tecnocratico e poliziesco e oscurantista di società .....ma questa è un'altra storia, è la nostra storia di Italiani, da sempre afflitti dalla vocazione a diventare sudditi.

Certo Versailles è una delle cause dell'avvento, e del successo del Nazismo, ma ciò non toglie che il Nazismo era il nemico da battere e che doveva, a qualsiasi costo, essere battuto.

Dunque, stiamo attenti.




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